Rassegna stampa

Italia Più, “Il più grande centro commerciale d’Italia”, dicembre 2011

Il più grande centro commerciale d’Italia

Nel cuore della nuova Europa, Città Fiera fa scuola d’innovazione: l’ampliamento del centro raccontato dal suo fondatore Antonio Maria Bardelli

Un nuovo volto che non dimentica l’espressività del vecchio, questo il segreto di Città Fiera, un polo commerciale senza eguali in Friuli Venezia Giulia e tra non molto a livello italiano ed europeo. Parlare di sviluppo in tempi di crisi può sembrare strano, in re-altà il centro commerciale si appresta ad aumentare le sue super ci e le sue funzioni d’uso. Ma per raccontare il presente e soprattutto il futuro di Città Fiera è necessario ripercorrere insieme al suo fondatore, Antonio Maria Bardelli, quella che è stata la sua storia e quali sono i presupposti che oggi rendono il complesso propulsore dell’economia territoriale. Città Fiera, infatti, non è solo un centro commerciale, è “una città”, con spazi e servizi pensati per soddisfare le esigenze del territorio. Un punto di ritrovo che ha saputo diffe-renziarsi in funzione del forte legame che il suo fondatore ha con la sua terra.

Con quale obiettivo Città Fiera ha mosso i primi passi?

Il centro commerciale nasce nel 1992 sviluppandosi in molte fasi e inglo-bando spazi già operativi da 10 - 15 anni. È questa la differenza rispet-to ad altri centri: non siamo parti-ti da zero, ma abbiamo accolto ele-menti preesistenti che in qualche modo condizionano e valorizzano una struttura in costante crescita, come una vera e propria città viva e pulsante.

Ripercorrendo il suo percorso imprenditoriale, ci sono dei momenti che ricorda in modo particolare?

Sicuramente la fondazione, 15 anni fa, della Compagnia Generale di Ri-storazione che oggi dà lavoro a 1800 persone, con un centinaio di risto-ranti in Italia. Motivo di grande soddisfazione è stata anche la joint ven-ture con il gruppo olandese Corio, entrato al 49% in Città Fiera, scelta non comune, forse unica in Europa.

Parliamo del futuro. Il centro commerciale nei prossimi anni raddoppierà le sue dimensioni ed in tempi di crisi un obiettivo si-mile può sembrare “folle”, come spiega questa scelta?

Il programma di sviluppo è molto ambizioso, certo, ma a differenzadi altri centri partiamo da una mas-sa critica rappresentata da ben 7 milioni di visitatori e spazi di 80 mila metri quadri. Il progetto di sviluppo sarà attuato in diverse fasi e ciò con-sentirà di adattare le proposte alle reali esigenze del mercato. Abbia-mo deciso di non limitarci agli schemi precostituiti, perché questa è l’essenza di fare impresa. Il nostro modo di operare è diverso rispetto a quello dei competitor, proprio grazie alla flessibilità e all’innovazione sono certo che potremo continuare a crescere.

È l’unico centro commerciale in Italia ad ospitare sotto lo stesso tetto Oviesse, Coin, H&M e Zara

Il piano di sviluppo prevede il passaggio dagli attuali 78 mila mq di supercie commerciale a 160 mila. Un salto di qualità che pone il territorio di Udine tra le avanguardie a livello nazionale.

Con questo progetto di ampliamento il centro diventerà quindi il più grande d’Italia?

Sì. Allo stato attuale (a parte un progetto lombardo di cui i tempi non sono noti) non ci risulta che altre strutture abbiano piani di sviluppo superiori al nostro obiettivo di 160 mila metri quadri. Alla luce dei dati rilevati  fino ad ora, Città Fiera, inoltre, diventerebbe il quarto o quinto Centro Commerciale in Europa. Nella sostanza il piano di sviluppo pr-vede di passare dagli attuali 78 mila mq di superficie commerciale a 160 mila. In totale il commercio al dettaglio passerà da 42 mila mq a 94 mila mq. Anche i servizi verranno ampliati per rispondere alle nuove esigenze: i posti auto passeranno da 3900 a 10.000, per un numero di visitatori che cresce  fino a 11milioni all’anno. I grandi negozi specializzati passeranno da 10 a 20, i ristoranti, caffè e bar da 19 a 25, gli altri esercizi commerciali da 190 a 350. Un salto di qualità che pone il territorio di Udine tra le avanguardie a livello nazionale.

Già allo stato attuale l’offerta merceologica è molto diversificata, come verrà sviluppata nell’ampliamento?

L’offerta merceologica è una delle più sviluppate, basti pensare che nell’abbigliamento siamo l’unico centro commerciale in Italia ad ospitare sotto lo stesso tetto Oviesse, Coin, H&M e Zara; questo già rappresenta un’indicazione dell’ottimo servizio dato al cliente. L’ampliamento riguarderà soprattutto il settore legato alla casa e all’arredamento con una sezione dedicata tra i 30mila e 40mila metri quadri. Realtà di queste dimensioni in Italia non esistono.
Assortimento e profondità di gamma saranno inimmaginabili, ciò rappresenterà un elemento distintivo in grado di allargare notevolmente il nostro raggio di attrazione. Un’altra parte degli spazi sarà dedicata al mondo motori e molto anche all’intrattenimento e al divertimento.

Di fronte allo sviluppo di spazi e strutture, e vista l’attuale tendenza dei poli commerciali ad essere più “verdi”, il Città Fiera come si pone?

Per un consumatore, fare shopping in uno spazio dove tutto parla di sostenibilità è un potentissimo stimolo. Il nostro impegno in questo ambito è stato avviato già molto tempo fa ed oggi abbiamo una differenziazione dei rifiuti che raggiunge il 90% del riciclo di materiali. Sicuramente l’ampliamento del polo commerciale sarà studiato nel rispetto dell’ambiente che ci ospita, non possiamo abbattere del tutto il nostro impatto, ma possiamo sicuramente ottimizzarlo.

Come sintetizzerebbe il segreto del suo successo?

La risposta è semplice: ho lavorato tanto e con passione. Mi piace il mio mestiere, amo veder crescere questo complesso, offrire sempre più servizi e opportunità di lavoro, con l’obiettivo di portare quanto c’è di meglio in Europa direttamente nella mia terra.

L’innovazione è tradizione: moda casa, motori e divertimento saranno i propulsori del futuro Città Fiera

 

Cushman & Wakefield sposa il futuro progetto di Città Fiera

Il progetto di ampliamento, la cui commercializzazione vede coinvolti Cushman & Wakefield, leader nella consulenza immobiliare a livello globale, insieme al Gruppo Bardelli, risulta lungimirante essendo volto a creare dei poli di attrazione che allargheranno di molto l’attuale bacino di utenza di Città Fiera. È una visione pioneristica, innovativa e allo stesso tempo conservativa rispetto al patrimonio commerciale esistente: il progetto stesso rappresenta il superamento del centro commerciale classico grazie alla creazione di tre universi tematici attorno ai quali ruoterà un’offerta variegata e profonda:  casa, fashion&home, outlet, motori.

Il padre del Motorshow pensa al Friuli in Città Fiera

Un futuro non lontano, visto da Alfredo Cazzola

“L’idea è quella di un concept che possa dare vita ad una cittadella dei motori, inserita in un’area estremamente attrattiva come il centro commerciale e collocata in un’area geogra ca centrale come il Friuli.” A parlare è Alfredo Cazzola, il padre del Motorshow, l’uomo che ha portato ogni anno a Bologna  no a 800mila appassionati di motori da tutta Europa.
“Pensiamo a una concentrazione d’offerta collegata al commercio e ai servizi legati ad auto e moto e a varie tematiche di svago e intrattenimento; l’esperienza passata  eristica ci ha consentito di testare gusti e  ussi, tanto da pensare di intraprendere nuove iniziative, in un’ottica di innovazione e sperimentazione. Trovo entusiasmante avere l’opportunità di sviluppare un progetto a quattro mani con Bardelli, per un’affinità sia personale sia imprenditoriale”.

Responsabilità sociale d’impresa come strumento per il territorio

Città Fiera da molti è conosciuto non solo per gli spazi commerciali, ma anche per le numerose attività di responsabilità sociale che porta avanti, alcune consolidate e particolarmente sentite sul territorio. “Nonno Natale” e il Mercatino Internazionale della Bontà sono tra queste. Nonno Natale giunta alla sua 8a edizione, è un’iniziativa che si svolge ogni 26 dicembre, ed è un’occasione di condivisione e d’incontro per le perso-ne anziane sole e bisognose.
Il Centro Commerciale Città Fiera si trasforma in una meravigliosa immensa sala da pranzo, e raccoglie oltre 400 anziani con situazioni di disagio o solitudine, offrendo loro un’occasione unica di festa e convivialità, arricchita anche da musica, balli e lotteria, il cui ricavato viene devoluto in beneficenza.
Altra iniziativa particolarmente significativa è il Mercatino Internazionale della Bontà, iniziativa bene ca che coinvolge in prima persona ogni anno 1.100 studenti in rappreentanza di circa 35 scuole provenienti dall’Italia, dall’Austria, dalla Croazia e dalla Slovenia. Il Mercatino desidera dare l’opportunità ai cittadini più piccoli di sperimentare cosa signi ca “fare impresa” attenendosi ai principi e ai valori etici, mettendo in luce come ogni nostra azione, ogni nostra scelta debba essere contrassegnata dal rispetto per gli altri.
Per questo motivo i giovani protagonisti suddividono il profitto raccolto con le vendite dei loro oggetti tenendo per sé il 70% dei proventi e devolvendo il 30% alla Fondazione Operation Smile Italia Onlus, così come i 10 euro necessari per affittare lo spazio espositivo e di vendita. Il ricavato ogni anno aiuta dei bambini bisognosi di cure nel mondo.

I numeri del Centro Commerciale

Attuale Sviluppo
Superficie commerciale (GLA) 78.000 mq 160.000 mq
Outlet - HIC 30.000 mq
Ipermercato IPER Udine 7.450 mq 7.450 mq
Grandi negozi specializzati 10 15/20
Altre superfici alimentari 339 mq 2.154 mq
Multisala  11 sale 11 sale
Totale commercio al dettaglio 42.658 mq 94.000 mq
Esercizi commerciali, servizi 190 300/350
Posti auto 3.900 10.000

 

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