Rassegna stampa

Il Friuli, "Città Fiera verso il raddoppio", 11 maggio 2012

Il centro commerciale di Torreano di Martignacco prevede di ampliare i propri spazi e il numero di esercizi commerciali, fino a raggiungere gli 11 milioni di visitatori all’anno.

Quarantaduemila metri quadri dedicati allo shopping, 3.900 posti auto, 19 ristoranti, 190 esercizi commerciali, 10 grandi negozi specializzati, una ‘massa’ di visitatori che sono stati 58 mila nell’ultimo fine settimana e 7 milioni nel giro di un anno. Con questi numeri, il Città Fiera di Torreano di Martignacco non è solo un centro commerciale, ma una vera e propria città dello shopping, con spazi e servizi pensati per soddisfare le esigenze del territorio. Le prospettive sono di un’ulteriore crescita, per far diventare quello friulano il più grande centro commerciale d’Italia. Ne parliamo con il fondatore, Antonio Maria Bardelli, da 15 anni saldamente al comando dell’impresa.

Qual è la filosofia imprenditoriale alla base di Città Fiera?

“Città Fiera è parte importante di un disegno economico lungimirante che ha solide radici nel passato e che fa del Friuli passaggio e punto di attrazione di un bacino di oltre 8 milioni di abitanti. In questo sistema, il centro commerciale è la vetrina più importante dei prodotti del ‘made in Italy’ e del ‘made in Friuli’ destinati a soddisfare le esigenze delle popolazioni (latini, tedeschi e slavi) che abitano questo meravi-glioso territorio”.

Entro breve il centro commerciale raddoppierà le sue dimensioni.

“Il programma di sviluppo è molto ambizioso, certo, ma, a differenza di altri centri, partiamo da una massa critica rappresen-tata già da 7 milioni di visitatori all’anno e da spazi di 80 mila metri quadri. Il progetto di sviluppo sarà attuato in diverse fasi e ciò consentirà di adattare le proposte alle reali esigenze del mercato.
Abbiamo deciso di non limitarci agli schemi precostituiti, perché questa è l’essenza di fare impresa.
Il nostro modo di operare è diverso rispetto a quello dei competi-tor. Proprio grazie alla flessibilità e all’innovazione sono certo che potremo continuare a crescere”.

In concreto, però, come dovrebbe attuarsi l’ampiamento?

“In totale, il commercio al det-taglio passerà da 89mila a 160mila metri quadri. Anche i servizi verranno ampliati per rispondere alle nuove esigenze: i posti auto pas-seranno da 3mila e 900 a 10mila, per un numero di visitatori che crescerà fino a 11milioni all’anno.
I grandi negozi specializzati da 10 a 20, i ristoranti, caffè e bar da 19 a 25, gli altri esercizi commerciali da 190 a 350. Un salto di qualità che porrà il territorio di Udine tra le avanguardie a livello nazionale”.

Il prossimo passo è l’arrivo di un colosso nel mondo della casa.

“È stata un’attesa lunga, ma, dopo 11 anni, finalmente tra un paio di mesi aprirà Leroy Mer-lin. Si tratta del primo tassello del progetto casa che avevamo in mente da tempo. Non vedia-mo l’ora di crescere ancora in un settore, quello dedicato alla casa, che riteniamo strategico”.

La sfida a Ikea è lanciata?

“Possiamo anche dire di sì, visto che Ikea è un leader mondiale in questo settore. In realtà, il nostro progetto è piuttosto una concreta ipotesi per poter restare protagonisti nel panorama italiano. L’ampliamento riguarderà soprattutto il settore legato alla casa e all’arredamento con una sezione dedicata tra i 30mila e 40mila metri quadri. Realtà di queste dimensioni in Italia non esistono. Assortimento e profondità di gamma saranno inimmaginabili. Ciò rappresenterà un elemento distintivo in grado di allargare  notevolmente il nostro raggio di attrazione”.

Si tratta di un’iniziativa che potrebbe avere una grande ricaduta anche sulle imprese del territorio.

“Questa iniziativa innovati-va per il settore casa, e non solo, è tesa a favorire la ripresa e lo sviluppo di altri settori (legno-arredo, accessori per la casa, tessuti, ecc.) di natura industriale e artigianale, individuando nuove forme di raccordo diretto tra la produzione, sia regionale, sia nazionale e l’acquirente finale.
Rappresenta un’opportunità interessante per le aziende locali che potrebbero cambiare le modalità di distribuzione dei prodotti”.

Lei è un imprenditore molto attento anche ai progetti di solidarietà, che sono protagonisti di alcuni eventi nel centro commerciale.

“Sono appuntamenti fissi il Mercatino della bontà, dedicato e organizzato dai bambini, e ‘Nonno Natale’, la cena per anziani del 26 dicembre. Inoltre,
c’è sempre, per le associazioni onlus, la possibilità di presentare le proprie iniziative all’interno del centro commerciale”.

Lei ha tre figli: sogna di averli accanto nella gestione dell’azienda?

“Mio figlio si è appena laureato in Economia del management alla Bocconi, mia figlia minore sta studiando economia alla Cattolica di Milano, mentre l’altra mia figlia è già laureata in filosofia e sta lavorando per Vogue Italia. Mi farebbe piacere, ma li lascio assolutamente liberi di scegliere il loro percorso professionale, perchè sono convinto che il lavoro si debba amare”.

Il progetto

Casa, moda e motori: il cuore di tre universi

Il progetto di ampliamento del Città Fiera vede coinvolti Cushman & Wakefield, leader nella consulenza immobiliare a livello globale, ed è volto a creare dei poli di attrazione che allargheranno di molto l’attuale bacino di utenza di Città Fiera. È una visione pioneristica, innovativa e, allo stesso tempo, conservativa rispetto al patrimonio commerciale esistente: il progetto stesso rappresenta il superamento del centro commerciale classico grazie alla creazione di tre universi tematici attorno ai quali ruoterà un’offerta variegata e profonda: casa, fashion&home outlet, motori.

“Per l’ambito motori - spiega il partner  Alfredo Cazzola, padre del Motorshow - l’idea è quella di un concept che possa dare vita a una cittadella dedicata,inserita in un’area estremamente attrattiva come il centro commerciale e collocata in un’area geografica centrale come il Friuli. Pensiamo a una concentrazione di offerta collegata al commercio e ai servizi legati ad auto e moto e a varie tematiche di svago e intrattenimento.
L’esperienza passata fieristica ci ha consentito di testare gusti e flussi, tanto da pensare di intraprendere nuove iniziative in un’ottica di innovazione e sperimentazione. Trovo entusiasmante avere l’opportunità di sviluppare un progetto a quattro mani con Bardelli, per un’affinità sia personale, sia imprenditoriale”.

Il-Friuli-11-maggio-2012 Il Friuli, "Città Fiera verso il raddoppio", 11 maggio 2012

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