Rassegna stampa

Il Gazzettino – I protagonisti del Nord Est, “Città Fiera, uno sguardo verso il futuro”, 25 marzo 2012

I progetti di Antonio Maria Bartelli, imprenditore che ha lanciato Udine in Europa

È il centro commerciale più grande d’Europa. Con oltre 200 negozi, distribuiti su più piani, una variegata e ricca serie di proposte di ristorazione, un’ampia superficie destinata a polo convegnistico e di servizi avanzati e uffici, Città Fiera è una vera e propria città viva e pulsante nonché punto di riferimento per l’intera regione dell’Alpeadria.
E’ “Una città viva”, con spazi e servizi pensati per soddisfare le esigenze del territorio, ma anche per portare il meglio dell’Europa in Friuli e per aprire i confini del Friuli all’Europa. “Città Fiera”, collocato in comune di Martignacco, nel cuore dell’Euro-regione del Nord-Est, è una realtà concreta nata dall’impegno di Antonio Maria Bardelli.

Dottor Bardelli, come descriverebbe Città Fiera?

Non è facile riassumere in poche parole la realtà di Città Fiera che ha già in attivo una storia di ven-t’anni. Nasce nel 1992, infatti, il primo agglomerato che può essere definito un centro commerciale. Da lì poi si è sviluppato nel tempo, fin a raggiungere l’attuale dimensione di 200 negozi e 85mila metri quadrati. C’è sempre stata una ricerca nel migliorare, portando in Friuli il meglio dell’Europa e adesso abbiamo un’altra fase di sviluppo molto ambiziosa che sosterremo a fasi come abbiamo sempre fatto.

Da dove è nata questa idea?

Girando per il mondo, cercando di mutuare le varie esperienze e attività eccellenti che ci sono in America, Europa, ma anche nello stesso Medio Oriente, cercando di tradurle secondo le esigenze del nostro mercato e di quest’area. Questa è un’opera che nasce dall’idea di sintetizzare il meglio che abbiamo visto fare in tutto il mondo.

Quali sono i progetti futuri di Città Fiera?

La parte da leone la farà il nuovo spazio che dedicheremo alla casa , che sarà declinato in un modo molto interessante anche a vantaggio dei produttori locali, dove vogliamo fornire qualcosa di unico su scala nazionale in grado di raggruppare vari player, ognuno specializzato nel proprio settore, dal brico-lage al garden.
Ci vogliamo ispirare a concept che abbiamo visto in Germania e in altri Paesi del Nord Europa.
Ma non ci fermeremo qui. Ci sarà una parte dedicata al tempo libero, oltre a un’estensione del centro commerciale già esistente, mentre posso anticiparvi che è allo studio un progetto sul mondo dei motori. Quindi divertimento, casa e motori saranno i nostri pilastri per il futuro.

Quanto conta la territorialità in un progetto come Città Fiera?

Io credo molto nella strategicità della nostra posizione perché siamo nel cuore del Friuli e il Friuli è al centro della nuova Europa. E questo è un aspetto di grande potenzialità. Certo sarà necessario sapersi organizzare, ma anche sfruttare le offerte delle location. Abbiamo delle possibilità di crescita per offrire dei servizi che in altre realtà non sono presenti.

Cosa vuol dire essere imprenditori in questo contesto economico di crisi?

Sicuramente l’andamento dei consumi non aiuta. Un imprenditore deve saper essere realista, ma anche ottimista per contratto.
Suo dovere è crescere e dare il proprio contributo. È chiaro che l’auspicio di tutti è che l’orizzonte si rassereni prima possibile.

Una sua previsione?

Mi pare che si inizi a vedere la fine del tunnel. Però c’è ancora da lavorare. E dovremo sfruttare questi momenti per apportare quelle modifiche e semplificazioni che sono indispensabili. Anche uno snellimento nelle procedure per la pubblica amministrazione potrebbe dare quel contributo di cui si parla ancora troppo poco.
Ecco perché, se sapremo sfruttare questo periodo di crisi per rendere appetibile l’Italia come luogo d’investimento sia interno che esterno, potremo avere un grande contributo per la crescita che tutti invocano.

 

CittaFiera25mar Il Gazzettino – I protagonisti del Nord Est, "Città Fiera, uno sguardo verso il futuro", 25 marzo 2012

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